Tassi sui mutui al nuovo minimo storico: 1,85%

Tassi sui mutui al nuovo minimo storico: 1,85%

Tassi sui mutui al nuovo minimo storico: 1,85%

Neppure la lunga impasse politica sta scaldando più di tanto il rendimento dei Btp, e chi deve comprare casa festeggia. Il tasso sui mutui erogati dalle banche a chi deve acquistare casa è sceso a nuovi minimi ad aprile, mentre le sofferenze degli istituti hanno confermato la via della riduzione. E' la fotografia scattata dal rapporto mensile dell'Abi, che rileva anche un miglioramento della raccolta per effetto dei depositi.

Il mese scorso, i tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela si collocano sui minimi storici: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,66%, minimo storico (2,67% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Al minimo storico anche il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, pari a 1,85% (1,88% a marzo 2018, minimo storico, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,51% (1,51% anche il mese precedente, valore prossimo al minimo storico di 1,42% segnato a gennaio 2018; 5,48% a fine 2007).

Dai dati alla fine dello scorso mese emerge èpo che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,5%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di crescita annuo risulta su valori positivi da oltre 2 anni). "Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni)", precisa l'Abi. Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a marzo 2018, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L'ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,7% rispetto a marzo 2017 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).

Le sofferenze nette che pesano sui bilanci delle banche italiane sono scese al nuovo minimo di 53,9 miliardi in marzo dai 54,5 miliardi di febbraio. La flessione è di 32,9 miliardi (-38%) rispetto al dicembre 2016 e di 35 miliardi (-39%) rispetto al massimo di 88,8 miliardi toccato a novembre 2015. Rispetto al marzo dello scorso anno, inoltre, il calo è del 30,3% (-23,5 miliardi). Il rapporto tra sofferenze nette e il totale degli impieghi si è così ridotto al 3,11% dal 3,16% di febbraio e contro il 4,4% di marzo 2017. Male invece la raccolta, che frena in aprile con un -0,1% annuo

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