Scadenza Tasi IMU oggi 18 dicembre 2017

Scadenza Tasi IMU oggi 18 dicembre 2017

Saldo Imu Tasi 2017: scadenza oggi 18 dicembre. Come pagare, cosa fare in caso di pagamento tardivo e/o in eccesso rispetto al dovuto.

Oggi 18 dicembre 2017 è il termine di scadenza per il versamento del saldo IMU TASI 2017, ovvero del residuo da versare (50 per cento) a seguito dell’acconto già versato lo scorso 16 giugno.

La Tasi - tributo per i servizi indivisibili - è stata introdotta nel 2014, insieme alla TARI ed all’IMU, per finanziare le casse dei Comuni italiani attraverso l’imposta unica comunale (cd IUC). L’obiettivo di breve medio termine era quello di accorpare tutte le numerose regole esistenti a livello territoriale in un’unica imposta locale; tuttavia, ad oggi tale obiettivo appare ancora irrealizzabile.

L’IMU è l’imposta municipale propria, introdotta per sostituire l’abrogata ICI. Il presupposto dell’Imu è il possesso di qualunque tipo di fabbricati, aree fabbricabili o terreni agricoli; in ordine ai fabbricati è bene sottolineare che l’IMU non grava sulle prime case.

Scadenza IMU TASI oggi 18 dicembre 2017: modalità di pagamento con modello F24

Il saldo IMU TASI 2017 può essere pagato mediante modello F24, compilando la sezione ICI ed altri tributi locali.

Occorre tuttavia distinguere il codice tributo da utilizzare.

Nel caso dell’IMU, infatti, il codice tributo varia secondo le tipologie di terreni e/o immobili considerate nella tabella sottostante:

Codice tributo IMU Tipologia di immobile e/o terreno
3912 abitazione principale
3913 fabbricati rurali strumentali
3914 terreni
3916 aree fabbricabili
3918 altri fabbricati
3925 fabbricati D
3930 incremento fabbricati

Nel caso della TASI, invece, occorre utilizzare il codice tributo a seconda di quanto riportato nella tabella seguente:

Codice tributo TASI Tipologia di immobile e/o terreno
3958 abitazione principale e pertinenze
3959 fabbricati rurali ad uso strumentale
3960 aree fabbricabili
3961 altri fabbricati

Scadenza TASI IMU oggi 18 dicembre 2017: ravvedimento in caso di ritardo nel pagamento

Nel caso in cui il pagamento del saldo IMU TASI non fosse eseguito entro il termine di scadenza del 18 dicembre, i contribuenti interessati possono avvalersi del ravvedimento operoso.

Le sanzioni in questo caso seguono le ordinarie regole previste dai Decreti numero 471 e 472 del 1997 così come modificati successivamente:

  • ravvedimento (D. Lgs. 472/1997) più riduzione ordinaria sanzioni (D. Lgs. 471/1997): sanzione dello 0,1% giornaliero più interessi per ogni giorno di ritardo in caso di pagamento Imu e Tasi entro 14 giorni dalla scadenza;
  • ravvedimento cd breve, sanzione fissa dell’1,5% più interessi giornalieri per pagamento dal 15° al 30° giorno di ritardo dalla scadenza Imu e Tasi;
  • ravvedimento con sanzione fissa dell’1,67% più interessi giornalieri per pagamento dopo il 30° giorno e fino al 90° giorno dalla scadenza;
  • ravvedimento cd lungo: sanzione fissa del 3,75% dell’importo più interessi giornalieri per pagamento dopo il 90° giorno di ritardo ed entro l’anno.

Gli interessi legali sono fissati allo 0,1% fino al prossimo 31 dicembre 2017; attenzione: dal 1° gennaio 2018 gli interessi legali saliranno allo 0,3%. Occorrerà tenere in considerazione questo dato anche per l’eventuale ravvedimento sul saldo IMU e TASI che dovesse avere data di pagamento successiva al 1° gennaio prossimo.

Rimborso del pagamento in eccesso

L’eventuale pagamento in eccesso del saldo IMU TASI 2017 potrà essere richiesto a rimborso entro cinque anni dall’avvenuto pagamento.

L’istituto della compensazione, invece, può essere utilizzato solo se previsto dal regolamento del proprio Comune.

 

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